I 50 ANNI DEL 3V
Maggio 2022
La multidisciplinarità è una bella cosa, ma è faticosa, c’è bisogno di persone che lavorino e condividano una visione comune. Il team si allarga, le responsabilità aumentano. La filosofia del 120% efficienti ossia pagati pochissimo, per lavorare tantissimo. Luca Francucci direttore tecnico. Tanta tanta passione, la chiave del successo negli anni successivi.
Il volano della crescita non si ferma e il 420, inizia ad avere ambizioni olimpiche. Il che necessità di una figura nuova all’interno del circolo. L’arrivo di Matteo Sangiorgi come coach per creazione del team di 470 sancisce una nuova era del 3V. Circolo con zero possibilità economiche che riesce ad offrire una carriera dall’Optimist alle classi olimpiche.
Hanno fatto la loro bella parte anche i soci. Appassionati e primi tifosi, spesso genitori o amici dei ragazzi dell’agonistica. Possessori di barche, amatori o agonisti. Anima pulsante del movimento di base del 3V. Il sorriso davanti all’ultima birra di giornata dopo una bella uscita in barca. La mano che ti serve a progettare quella o questa cosa… Molti di loro rappresentano anche la leggendaria flotta 302 dell’Hobie Cat, altri rappresentano solo il 3V ma tutti loro sono indispensabili a far sventolare la bandiera.
Questo periodo è anche quello della genesi della L.I.V. (Lega italiana Vela) di cui il 3V inizia a far parte partecipando alle regate di selezione e qualificandosi alle finali. Lo stesso anno, in conseguenza dell’esponenziale crescita dei risultati ottenuti dalla partecipazione alla L.I.V., viene candidato nella categoria “circoli” al velista dell’anno.
Erica Ratti e Francesco Porro, reduci da aver vinto un campionato italiano con il Nacra 17 non foil, decidono di intraprendere la loro carriera con la versione foil. Erica e Checco dopo anni di campagna olimpica decideranno di tramandare la loro esperienza di pesi massimi della vela diventando allenatori delle squadre agonistiche rispettivamente del Nacra 15 e del 420. Esempio interessante del processo allievo-professionista-coach, tutto in casa 3V.
Mambo e la Mini Transat Il 3V non dimentica i suoi eroi! Tra questi Gianmarco Sardi aka “Mambo” e la sua partecipazione alla Mini Transat su una barca di 6.50 attraverso l’Atlantico. Mambo è stato per anni un allenatore del 3V dopo essere stato un bravo atleta in catamarano. Inseguendo i suoi sogni ha sacrificato tanto per arrivare sulla linea di partenza con Antistene 992. Il resto è storia!
Se innovazione è innovazione e visione è visione con questa mossa ci siamo lanciati in niente di mai visto prima. Nel 2021 abbiamo effettuato rinnovamento del parco imbarcazioni con introduzione del RS FEVA nella scuola di vela e conseguente creazione della stessa squadra nell’agonistica. Prima esperienza italiana di una squadra Waszp giovanile.
Degno di nota il premio come circolo per maggior numero di imbarcazioni al campionato classi in doppio 2021 con medaglie al seguito. Pensando alle realtà che hanno sedi sul mare tra cui Trieste, Napoli, Genova ed altre. Questo raggiungimento crediamo faccia da indice del tipo di lavoro che stiamo svolgendo.
I 50 ANNI DEL 3V
Il Settebello… La barca su cui Enrico impara a navigare è il Vaurien, una classe doppia molto diffusa negli anni 70, costruita in legno e con la chiglia a spigolo. Il talento di Enrico, unitamente all’accoglienza del circolo e di Gigi e Carla, attraggono altri equipaggi di Vaurien che vanno a formare una squadra affiatata conquistando rapidamente le prime posizioni a tutte le regate di rilievo. La squadra verrà soprannominata il “Settebello” essendo formata da sette equipaggi.
Criterium d’inferno/inverno… Tutti i giovani velisti della quarta zona si allenavano al 3V d’inverno. Sul lago le temperature e le condizioni erano cosi rigide (anche considerato l’abbigliamento dei velisti dell’epoca) che le regate organizzate al 3V venivano chiamate “criterium d’inferno” invece che d’inverno, cosi come era invece scritto sul bando.
Imparare ad usare le mani era una cosa importantissima per i velisti dell’epoca. Le barche erano di legno quindi necessitavano di moltissima manutenzione. Enrico passava tutto il tempo libero che aveva, dopo la scuola, d’inverno, nel garage sotto casa a tentare di migliorare i dettagli del suo Vaurien per farlo andare più forte.
Lamberto… Indimenticabile fratello di Enrico, primogenito di Gigi e Carla, sempre sorridente ed amico dei bambini, canottiere, gentiluomo. A fianco del fratello Enrico in mille occasioni è complice delle prime imprese del 3V con il ruolo di gestire la parte di diffusione del canottaggio, a quell’epoca disciplina praticata al 3V alla stregua della vela.
Dopo il Finn Enrico prende una breve pausa dalla vela, esausto dall’agonismo sfrenato. Dopo qualche mese, a seguito di alcuni viaggi all’estero rimane folgorato da un nuovo tipo di barca, in Italia molto poco diffusa, l’Hobie Cat, il catamarano sportivo destinato a dominare il panorama velico per i decenni successivi.
Alcune vicissitudini portano Enrico ad aprire una seconda sede del 3V con i catamarani sulla spiaggia del lungolago più verso il paese. Il centro Hobie Cat del 3V per un periodo è stato all’ultimo grido dell’intrattenimento per i romani. Venivano da ogni parte per navigare con il catamarano. Macchine di lusso e un via vai di gente si susseguivano davanti questo piccolo prato sulle rive di Trevignano Romano.
Matteo Nicolucci, studente, entusiasta, ventenne, inizia a credere nella visione di questo 3V con il multiscafo. Dimostrando spirito di intraprendenza e capacità di gestione insieme ad Enrico valorizza il centro Hobie Cat 3V. Ad un campionato italiano a Venezia, il 3V vede 16 Hobie Cat sulla linea di partenza.
Erano certamente anni diversi quelli tra il 96 e il 98… I bambini dell’Optimst, ormai più di una ventina, durante l’estate passavano più tempo al 3V che a casa propria. Non esistendo una sistemazione preposta per i bambini, le famiglie decidono di avallare l’idea “dei bambini” di dormire in tenda. Per mesi interi il viale del circolo era costellato di tende colorate al fianco degli Optimist. I genitori dei bambini passavano un paio di volte a settimana per espletare i compiti di lavanderia e supervisione.
Nel 2000 arriva il primo titolo italiano Laser u15 con la 4.7 per Alessandro Franzi a Gravedona, sul Lago di Como.
Dal 2000 al 2005 Enrico accompagna la squadra con mezzi di fortuna o rimediati. Con la crescita dell’attività si decide di strutturare il parco mezzi, acquistando il leggendario “Pepo,” il furgone bianco. Il primo davvero del 3V, intestato al 3V e, proprio come il circolo, incredibilmente coriaceo.















































